pedagogia

Pedagogia per le scuole
Pedagogia per il pubblico

Pedagogia per le scuole
 

L’attività che ogni anno il TTB svolge per i bambini e ragazzi delle Scuole Primarie e Secondarie di Primo Grado è realizzato in collaborazione con Il Trebbo di Milano fondato più di 30 anni fa da Toni Comello, scrittore e realizzatore di spettacoli didattici su temi scolastici.
«Impieghiamo in questo lavoro tutte le nostre energie, senza altro aiuto che quello imprescindibile del pub¬blico, convinti che la scuola è il baluardo principale contro la dittatura consumisti¬co-televisiva e il luogo dove si costruiscono i nuovi valori fondanti di una futura socie¬tà civile». Toni Comello.

“Le favole della realtà” sono spettacoli interattivi, incentrati su temi propri dei programmi didattici in cui i ragazzi partecipano attivamente allo svolgimento degli stessi attraverso semplici montaggi di scene o momenti più spiccatamente ludici. Il sapere scolastico (“la scuola è il luogo in cui s’impara a pensare” ha detto l’autore Toni Comello) s’incontra con l’energia del gioco dei bambini che senza alcuna prova si muovono spontanei ed organici in giochi che acquistano un senso compiuto. L’alunno vede se stesso, i propri compagni e le maestre dare vita ad un atto teatrale basato sui temi che stanno affrontando in aula in uno spazio, la sala polivalente, che diventa spazio scenico, ludico, scuola. I costumi e gli oggetti sono volutamente semplici per lasciare terreno fertile all’immaginazione, aiutata anche dalla proiezione d’immagini. Gli attori spiegano e guidano nei giochi i ragazzi e gli insegnanti vengono coinvolti in un incontro collettivo attore-maestro-allievo.
 

SPETTACOLI


MESSIEUR, CHE FIGURA!:  spettacolo di clown, del Teatro tascabile di Bergamo.

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«Una mia pagina
nella marea dilagante, oceanica,
di parole immagini segni
stravolti dall’insignificanza
per misera demente ripetizione,
armi tossiche in mano a bambini
che narcotizzano il tempo del pensiero,
occorre resistere,
fuori moda,
in un altro mondo
sulle barriere del silenzio e dell’immobilità,
in centri appartati, inapparenti, implosivi,
lontano dal sorriso ebete del successo.
solo da concentrazioni assolute
senza scadenze e compensi,
nascerà il metodo nuovo
di cui il mondo ha bisogno,
il logos
per reggere il nostro futuro.»
T. COMELLO, Barcellona, 2001

 
 
 
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