Lo spettacolo è una successione di quadri costruiti sul principio del libero montaggio delle attrazioni: azioni arbitrariamente scelte, indipendenti, ma aventi il preciso orientamento di far emergere, pensando anche alla Teoria dei Colori di Goethe, soprattutto là dove dice che i colori sono “azioni e passioni della luce, in lotta contro la tenebra”, quello che è lo “spirito segreto” di una Accademia: il colore. Da qui l’idea di far sorgere i colori dal nero. Farli fluttuare, danzare, a contrappunto con l’oscurità, in scenografie volanti che sembrano voler celebrare quel verticalismo barocco che concorre a rendere l’impeto drammatico, la moltiplicazione degli spazi e il piacere estetico della sorpresa e dello stupore.
A far da cornice un padrone di casa di indiscussa autorità e popolarità, Arlecchino, per l’occasione convenuto in duplice presenza: contraltarenarrativo che si muove tra immagini e cronaca, tra gli intenditori e gli ignari, tra i collezionisti e il pubblico generico: spettatori incontrati e raccolti per caso o accorsi per l’eccezionalità dell’evento, ma comunque riuniti per onorare uno dei momenti/monumenti più importanti per la cultura di Bergamo.
La spettacolo, ideato e diretto dal Teatro Tascabile, è realizzato con la partecipazione di: Molecole Show (Milano), Silence Teatro (Lovere), Teatro a Canone (Chivasso), Gruppo Sbandieratori e Musici dell’Urna (Urgnano), Luca Pelliccioli (Ranica). Disegno luci: Lorenzo Bucci (Bergamo).
Un ringraziamento particolare va allaScuola italiana di alpinismo, sci alpinismo e arrampicata delle guide alpine orobiche (Bergamo) e a Scuolainmontagna (Lizzola).
Ringraziamo infine per la collaborazione: Diego Bonifaccio, Paolo Maimone (Namaste Europa), Nando Taviani, Mirella Schino, Alberto Grilli (Teatro Due Mondi) e Simone Capula.
Lo spettacolo è realizzato con il contributo di: Assessorato alla Cultura e Turismo del Comune di Bergamo, COBE Direzionale spa, Fondazione Cariplo, A2A Energia, SIAD S.p.A.