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Corridoio del Campanello

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L’ingresso al Monastero del Carmine appare ai passanti nascosto tra le botteghe e i portoni privati. A fianco del sagrato della chiesa di Sant’Agata del Carmine, una porta a tre ante si apre sul corridoio del Campanello, una galleria coperta che culmina su un affresco che mostra uno scorcio dello spazio laterale all’altare della chiesa, incastonato tra due colonne.

Nel Trecento l’attuale quartiere di Città Alta era diviso in vicinìe, comunità di abitanti che avevano interessi comuni, ognuna delle quali si appoggiava a una chiesa di riferimento ed era dotata di strutture pubbliche come la fontana e il portico. L’area del Monastero del Carmine si innesta tra il confine della Vicina di Arena e la Vicina di Sant’Agata: da qui il nome chiesa di Sant’Agata del Carmine.

Pare che verso il 1490 i monaci abbiano acquistato case e terreni tra cui la bottega il cui accesso era molto probabilmente l’attuale portone di ingresso al corridoio del Campanello. Solo nel 2015 l’entrata originaria, col percorso che porta al chiostro, e alla sede del Teatro Tascabile, è stata riaperta: camminando è possibile riconoscere i diversi pavimenti posati nel tempo che segnalano la presenza dei muri demoliti nel 2015.

Oggi il corridoio del Campanello è lo spazio di accoglienza per il pubblico che segue le attività culturali proposte dal TTB e per i visitatori del Monastero, saltuariamente accoglie esposizioni di opere d’arte o fotografiche e, in alcuni momenti dell’anno, accoglie la pesca di beneficenza della Parrocchia di Sant’Alessandro Martire in Cattedrale.

L’ingresso al Monastero del Carmine appare ai passanti nascosto tra le botteghe e i portoni privati. A fianco del sagrato della chiesa di Sant’Agata del Carmine, una porta a tre ante si apre sul corridoio del Campanello, una galleria coperta che culmina su un affresco che mostra uno scorcio dello spazio laterale all’altare della chiesa, incastonato tra due colonne.

Nel Trecento l’attuale quartiere di Città Alta era diviso in vicinìe, comunità di abitanti che avevano interessi comuni, ognuna delle quali si appoggiava a una chiesa di riferimento ed era dotata di strutture pubbliche come la fontana e il portico. L’area del Monastero del Carmine si innesta tra il confine della Vicina di Arena e la Vicina di Sant’Agata: da qui il nome chiesa di Sant’Agata del Carmine.

Pare che verso il 1490 i monaci abbiano acquistato case e terreni tra cui la bottega il cui accesso era molto probabilmente l’attuale portone di ingresso al corridoio del Campanello.
Solo nel 2015 l’entrata originaria, col percorso che porta al chiostro, e alla sede del Teatro Tascabile, è stata riaperta: camminando è possibile riconoscere i diversi pavimenti posati nel tempo che segnalano la presenza dei muri demoliti nel 2015.

Oggi il corridoio del Campanello è lo spazio di accoglienza per il pubblico che segue le attività culturali proposte dal TTB e per i visitatori del Monastero, saltuariamente accoglie esposizioni di opere d’arte o fotografiche e, in alcuni momenti dell’anno, accoglie la pesca di beneficenza della Parrocchia di Sant’Alessandro Martire in Cattedrale.

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